Riconoscimenti

Centro di riferimento per la chirurgia pancreatica, composto da una squadra di specialisti costantemente formati in centri d’eccellenza internazionale.

Il nostro centro rappresenta uno dei tre centri di riferimento per la chirurgia pancreatica a Torino. Risponde agli indicatori di struttura e di processo ed è un centro ad alto volume. È prevista una formazione continua per tutti i componenti del Pancreas Group attraverso stage formativi presso centri d’eccellenza, anche all’Estero e Organizzazione di Eventi Scientifici.

“Il nostro centro rappresenta uno dei tre centri di riferimento per la chirurgia pancreatica a Torino.”

Note legislative

La Rete Oncologica ci ha identificato quale Centro di Riferimento per la Chirurgia Pancreatica dal 2015 (d.g.r. 51/2485, del 23/09/2015) secondo Indicatori di Struttura e di Processo.

I requisiti richiesti per il centro di diagnosi e cura sono:

  • Indicatori di struttura (endoscopia operativa, ecoendoscopia, rianimazione, radiologia interventistica, operativa h 24, servizio di dietologia, servizio di terapia antalgica);
  • Indicatori di processo (% di ricoveri con interventi R0 rispetto al numero di ricoveri con interventi chirurgici effettuati con intento curativo; % di refertazione radiologica con indicazioni complete sulla possibile resecabilità secondo le indicazioni del relativo
documento di rete);
  • Personale componente il GIC prevede oncologo, chirurgo, radiologo, gastroenterologo, radioterapiasta, anatomo-patologo, infermiere di area GIC/CAS;
  • Volumi di attività , maggiori 10 interventi di resezione pancreatica/anno.

Ministero della Salute

Il Ministero della Salute a giugno 2010 descrive così i centri ad alto volume:

La chirurgia pancreatica rappresenta un settore specialistico di particolare impegno tecnico sia per la peculiare anatomia sia per l’insita fisiologia della ghiandola pancreatica.

La resezione di pancreas espone infatti il paziente a un rischio di mortalità e morbilità ancora molto elevato e correlato essenzialmente con complicanze quali, tipicamente, la fistola pancreatica. Per tale motivo è necessario che chi affronta queste procedure complesse abbia un’adeguata e specifica formazione, che nel nostro Paese, in assenza di fellowship specifiche, non è possibile certificare.

Si dovrà ricorrere alle analisi dei volumi e ai risultati ottenuti nei diversi Centri per stabilire i criteri per l’accreditamento e il conferimento di eccellenza agli ospedali che ne faranno richiesta. Essi dovranno avere a loro disposizione un team multidisciplinare che si occupi della patologia pancreatica comprendente: Chirurghi, Radiologi, Oncologi-Radioterapisti, Anatomopatologi, Intensivisti, Gastroenterologi-Endoscopisti, Diabetologi.

L’ospedale dovrà essere dotato di TC multislice, RM, Terapia Intensiva, Diagnostica intraoperatoria intesa sia come radiologica (ecografia e Rx scopia) sia come patologica (valutazione intraoperatoria delle trance con esami al congelatore), Servizio di Endoscopia Digestiva e di Radiologia Interventistica disponibili per 24 ore e 365 giorni l’anno per la gestione delle urgenze.

I Centri candidati all’eccellenza dovranno inoltre disporre di una banca di tessuto neoplastico e dei liquidi biologici dei pazienti affetti da neoplasie pancreatiche, di un team multidisciplinare per la ricerca di base, fase indispensabile per scoprire nuove linee diagnostiche e terapeutiche per il carcinoma pancreatico.

Per quanto riguarda i volumi di attività, è stato chiaramente dimostrato che essi determinano l’esito favorevole o meno per i pazienti con differenze sostanziali anche di mortalità. Sulla base dei dati pubblicati in letteratura, si individua in almeno 30 duodenocefalopancreatectomie (DCP) e almeno 30 resezioni distali (DP) o enucleazioni di pancreas l’anno il livello minimo per ottenere l’accreditamento e in 100 DCP e 100 DP o enucleazioni per anno per ottenere l’eccellenza.

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